Crimini di guerra by Alberto Stramaccioni

Crimini di guerra by Alberto Stramaccioni

autore:Alberto Stramaccioni [Stramaccioni, A.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economica Laterza
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2018-08-06T22:00:00+00:00


1 Tra le tante pubblicazioni sulla storia della seconda guerra mondiale e in particolare sul ruolo svolto dall’Italia nel conflitto si veda: E. Collotti, La seconda guerra mondiale, Loescher, Torino 1974; A. Hillgruber, Storia della seconda guerra mondiale, Laterza, Roma-Bari 1989; B. Liddell Hart, Storia militare della seconda guerra mondiale, Mondadori, Milano 1995; A.J. Taylor, Storia della seconda guerra mondiale, il Mulino, Bologna 1999; H. Michel, Storia della seconda guerra mondiale, vol. I, I successi dell’Asse, settembre 1939-giugno 1943, Mursia, Milano 1997; M. Isnenghi, Le guerre degli italiani. Parole, immagini, ricordi 1848-1945, Mondadori, Milano 1989; A.J. De Grand, L’Italia fascista e la Germania nazista, il Mulino, Bologna 2005; G. Rochat, Le guerre italiane 1935-1943. Dall’Impero d’Etiopia alla disfatta, Einaudi, Torino 2005. Una documentazione di particolare interesse politico-militare sulla seconda guerra mondiale sono le memorie del capo di Stato maggiore dell’esercito britannico Alan Brooke raccolte da Arthur Bryant e pubblicate in quattro volumi: Tempo di guerra, voll. I e II; Trionfo in Occidente, vol. III; L’ultimo colpo di Hitler, vol. IV, Longanesi, Milano 1966.

2 Sulla presenza militare italiana nei Balcani si veda: F.W. Deakin, La montagna più alta. L’epopea dell’esercito partigiano jugoslavo, Einaudi, Torino 1972; D. Pittioni, La guerra fredda ai confini orientali d’Italia, Edizioni Campanotto, Udine 1989; M. Cervi, Storia della guerra di Grecia, ottobre 1940-aprile 1941, Rizzoli, Milano 2000; D. Rodogno, Il nuovo ordine mediterraneo. Le politiche di occupazione dell’Italia fascista in Europa (1940-1943), Bollati Boringhieri, Torino 2003; Del Boca, Italiani, brava gente? cit., pp. 23-43; G. Rochat, Le guerre italiane 1935-1943. Dall’impero di Etiopia alla disfatta, Einaudi, Torino 2005; E. Aga-Rossi, M.T. Giusti, Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani 1940-45, il Mulino, Bologna 2011. Sul mito del «bravo italiano» si veda: D. Bidussa, Il mito del bravo italiano, Il Saggiatore, Milano 1994; F. Focardi, «Bravo italiano» e «cattivo tedesco»: riflessioni sulla genesi di due immagini incrociate, in «Storia e memoria», 1996, 1, pp. 55-83; L. Sciolla, Stereotipi di casa nostra, il Mulino, Bologna 1997; F. Focardi, La memoria della guerra e il mito del «bravo italiano». Origine e affermazione di un autoritratto collettivo, in «Italia contemporanea», 2000, 220-221, pp. 393-399; J.H. Burgwyn, L’impero sull’Adriatico. Mussolini e la conquista della Jugoslavia. 1941-1943, Libreria Editrice Goriziana, Gorizia 2006; E. Gobetti, L’occupazione allegra. Gli italiani in Jugoslavia 1941-1943, Carocci, Roma 2007; R. Wörsdörfer, Il confine orientale. Italia e Jugoslavia dal 1915 al 1955, il Mulino, Bologna 2009; G. Scotti, Bono taliano. Militari italiani in Iugoslavia dal 1941 al 1943: da occupatori a «disertori», Odradek, Roma 2012; E. Gobetti, Alleati del nemico. L’occupazione italiana in Jugoslavia (1941-1943), Laterza, Roma-Bari 2013.

3 Sulla repressione italiana nei Balcani si veda: T. Sala, Occupazione militare e amministrazione civile nella «provincia» di Lubiana (1941-1943), in E. Collotti, T. Sala, G. Vaccarino, L’Italia nell’Europa danubiana durante la seconda guerra mondiale, La Nuova Italia, Firenze 1966; E. Collotti, T. Sala, Le potenze dell’Asse e la Jugoslavia. Saggi e documenti 1941-1943, Feltrinelli, Milano 1974; Le operazioni delle unità italiane in Jugoslavia (1941-1943), a cura di S. Loi, Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito, Roma 1978; T.



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